lunedì 21 maggio 2012

Le tante facce di una vittoria. Le parole del Presidente Dellacasa.

Spesso le vittorie sono una liberazione,non una gioia.Questa lo e' stata.
Quando Andrea ha realizzato il libero che ci dava due possessi di vantaggio a 3 secondi e 2 decimi dalla fine della partita con Desio completando il 19-3 della nostra rimonta e regalandoci le finali di Vasto, i fantasmi sono stati scacciati,tutte le sfighe di quest'annata si sono cancellate,la gioia e' esplosa e, insieme ad un gruppo di genitori encomiabili , la nostra festa e' cominciata dentro di noi ancor prima della sirena.
Forse per altri e' la normalita' arrivare nelle prime sedici d'Italia (nel nostro girone Comark negli ultimi sei anni ha partecipato a 15 finali nazionali sulle 17 possibili!!) , per noi non ancora.La prima e ultima volta e' stato 8 anni fa,con gli Under 16 dell''88 a Palermo.Andammo in nave : mai scelta fu piu' sbagliata per il forza 7 che prendemmo al ritorno.
Il 10 giugno andremo con due pullmini, con l'Under 17,il campionato giovanile piu' significativo,visto che gli under 19 sono spesso gia' semiprofessionisti aggregati alle prime squadre mentre nella categoria under 15 i grandi club non hanno ancora fatto reclutamento, rendendo ugualmente bello ma meno tortuoso il percorso.La crisi aiutera' le societa' piu' piccole perche' in futuro avere soldi per prime squadre di livello e foresterie giovanili sara' sempre piu' difficile,Benetton insegna Uno stimolo per lavorare sempre meglio sui giovani,coltivando collaborazioni che diano pari dignita' a chi le condivide e consentano la crescita e la soddisfazione di tutti,per primi i ragazzi.
Leggere i nomi delle altre 15 fa impressione :Montepaschi,Armani,Virtus Bologna,Fortitudo,Virtus Siena,Varese,Scavolini Pesaro,Umana Venezia,Casalpusterlengo,Casale,Stella Azzurra Roma....Quasi tutti i migliori settori giovanili d'Italia.Siamo curiosi di partecipare alla riunione organizzativa di domenica 10 alle ore 18.Spero che tutti si domandino cosa ci facciamo li'.Sottovalutare gli avversari non e' mai cosa buona.....

Scrivere queste righe a distanza di una settimana dalla qualificazione e dopo due video celebrativi puo' sembrare eccessivo.Non lo e' perche' le vittorie vanno festeggiate bene. Perche'  il loro ricordo tiene alta la voglia e la motivazione per provare a rivivere le stesse sensazioni.
Per ricordare servono i flashback.Le triple di Pichi,la doccia a Marco,Guarnieri in tribuna,Torrini  a immolarsi su Spissu,una serie di numeri a cominciare da "4" contro Sassari e  "30" contro Desio e "23" buono per tutte le occasioni, i giocatori di Bang!,la spia sempre accesa dell'alternatore,Dino in collegamento dalla Sicilia,padri ex-giocatori che si abbracciano commossi,il pianto a dirotto di Fabio condiviso con  Angelo,il limoncino dell'ultima cena,le lacrime di papa' Lagana',mamme Nicoletti e Prato a casa a soffrire,il MacDonald assaltato mangiando i nostri panini,Brunetto alla riprese video,i miei 1500 chilometri in tre giorni,la prima gara con segnapunti manuale e cipolle per tempo e "24",il commissario che ricordava Loano e soprattutto le ufficiali di campo,Massimo che sogna il finale poi realmente vincente,la festa dello spogliatoio,nessuno che voleva andare via.....
Si potrebbe continuare all'infinito.
Di certo vogliamo aggiungere altri flashback,nuovi.Non ci vogliamo fermare adesso,non andremo in gita,se perderemo dovra' essere perche' gli altri saranno davvero piu' bravi di noi.
E allora ricorderemo con gioia /non liberazione) tutto il percorso perche' il bello e' quando si fa la strada,non quando si arriva.E' l'attesa che rende il regalo bello,non quando lo si scarta.
Non conta il successo ma come si costruisce e si vive il tentativo : cosi' si spostano i propri limiti.

1 commento:

  1. Quel mare tremendo di otto anni fa lo ricordo benissimo:ci accolse all'ingresso del mar Ligure e non ci mollò fino all'attracco. Ma di certo non fu il momento più emozionante di quella avventura che di emozioni ne aveva dispensate davvero tante . Sin dall'interzona di Tolentino dove solo La Stella Azzurra di Roma riuscì a batterci non senza qualche aiutino arbitrale mentre per la Mabo Livorno di Renzi non ci fu scampo. E poi fu Palermo dove andammo con Fabio Valenti a mezzo servizio per l'operazione al menisco e da subito la lussazione della spalla di Loverso che dovemmo rimandare a casa in aereo , ma nonostante questo battemmo nell'ordine Scavolini e Modena soccombendo a qualificazione in tasca contro Siena . Ricordo che pensando di uscire il mercoledi avevamo già programmato la partenza e che fummo "costretti" a rivedere i programmi.
    L'avventura finì ai piedi del podio contro S.Giovanni Val d'Arno che piazzò Quaglia e Ammannato a presidiare le plance in una difesa a zona di stampo bulgaro che non riuscimmo a perforare. Fummo quinti , mi vien da dire,ancora oggi , peccato! perchè erano alla nostra portata.
    Va detto ad onore della cronaca che Gallinari e i suoi del Casalpusterlengo riuscimmo comunque a batterli: a ping pong.
    Un grande "in bocca al lupo"

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