sabato 12 giugno 2010

Il Pool espugna Follo in gara 5 ed alle ore 22.43 approda in C Dilettanti - i commenti dei protagonisti


Era il 31 Agosto quando nella calura del PalaRumenta di Finale Ligure si radunarono. Alcuni erano ancora scottati dalla finale promozione persa l'anno precedente, altri arrivarono gioiosi come dei liceali al primo giorno di scuola, vogliosi di scoprire e cimentarsi. Altri ancora si dimostravano spaesati lontani, per la prima volta dalla propria chioccia privi delle usuali certezze. Durante la stagione non sono mancati i momenti difficili,incomprensioni o litigi. Alla fine, però, tutti quelli che iniziarono il cammino sono arrivati alla meta, anzi qualcuno si è aggiunto nessuno si è perso durante il cammino. Filippo, Gregorio,Luca, Paolo, Marcello, Jacopo, Luca, Matteo, Cheik , Eracle e poi Pavel, Luca Costantino e tutti gli altri 93' che nel corso dell'anno hanno esordito, sono loro i cavalieri che fecero l'impresa.

La desiderava, la bramava da anni con gli occhi quella retina. Dopo cinque anni a Loano con tre finali promozioni perse non poteva lasciarsi sfuggire nuovamente quell'oggetto sacro. Per capitan Gregorio Ciarlo, indiscusso Mvp della serie e del campionato, è stato certamente l'anno della consacrazione. Il play cogoletese classe 84' non era mai stato cosi decisivo in campo ed importante fuori. Apprezzato per la sua correttezza, stimato da tutti per il suo carattere mite ed equilibrato è stato il leader ideale di un gruppo che ha costruito sull'umiltà, sul sacrificio e sulla collaborazione questo successo. Queste le sue impressioni da vincitore:

"Abbiamo fatto un'impresa, vincere gara 5 fuori casa non può esser considerata altrimenti. E' una grandissima soddisfazione aver centrato, finalmente, questo obiettivo dopo anni in ci siamo sempre andati vicini ma non eravamo riusciti a fare l'ultimo passo. E' il giusto riconoscimento per il lavoro che è stato portato avanti dalla squadra, dagli allenatori e dalla società in questi anni e per i progressi che ciascuno di noi ha fatto da inizio stagione ad oggi.

Dopo la serie contro Granarolo e la doppia vittoria in trasferta nella semifinale contro Sarzana, una volta di più, la compattezza del gruppo ci ha permesso di superare anche l'ultimo ostacolo; le chiavi di questa straordinaria stagione sono state l'incredibile unità ed il carattere di questa squadra che è sempre stata capace di rialzarsi dopo ogni sconfitta e di reagire compatta di fronte alle difficoltà che incontravamo.

Voglio fare i complimenti a tutti, da chi ha avuto più spazio, a quanti ci hanno dato una mano a tenere alto il livello degli allenamenti durante la stagione e magari ha avuto meno occasioni; abbiamo fatto qualcosa di veramente importante ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo portato da ciascuno.

In ultimo un ringraziamento particolare per il supporto a tutti quanti ieri sono venuti a Follo, mai mi era capitato di andare a giocare un playoff in trasferta e sentire che il nostro pubblico era decisamente più caldo di quello degli avversari."

"Un ringraziamento particolare va anche ai tifosi che ci hanno sostenuto...si i tifosi...piacevole novità di quest'anno" . A confermare l'importanza del sostegno del pubblico avuto a Follo è Teo Volpi, l'altra anima dello spogliatoio bianconero. Dalla prima di trasferta di Sarzana, quando ad accompagnare la squadra furono esclusivamente gli affezionati genitori, in poi è stata un excalation in termini di numeri ed entusiasmo, dalle 500 persone che hanno colorito il PalaMatteotti nelle due gare di finale alle 100 persone che hanno voluto seguire la squadra nella gara decisiva del campionato.

"Sono qua da sempre orgoglioso di giocare per la squadra del mio paese, una società che mi ha dato la possibilità di fare l'esperienza delle finali nazionali nel 2004 a Palermo. Ora quest'altra gioia - prosegue l'ala loanese DOC classe 88' - l'unico peccato è che Cheik non potrà più giocare con noi, assieme a Grego è quello con cui gioco da maggior tempo. Abbiamo stupito tutti, abbiamo stupito l'ambiente ed ad esser sincero mi son stupito anche io, mai avrei creduto alla promozione ad inizio anno ed invece abbiamo trovato forze nuove da ragazzi giovani che avevano voglia di emergere e valorizzato chi già c'era. E' nato un gruppo di ragazzi che piano piano è arrivato a credere di riuscire a vincere, talmente tanto che c'è l'abbiamo fatta!!!"

"Ma quanto giovani sono questi ragazzi??" - "Ma davvero sono cosi giovani?" - "Dimostrano una freddezza ed una maturità fuori dalla norma!". Queste sono state le domande solitamente ricevute alla fine delle gare dagli addetti ai lavori e questi sono stati i complimenti ricevuti per la compattezza dimostrata dal gruppo e per le qualità caratteriali sempre espresse.

Vale, però, ancora una volta ribadire che l'età media della squadra era di 19,6 anni e gli unici "fuoriquota" seniores sono stati Ciarlo e Penè. Cinque dei dieci iscritti a referto a Follo hanno costituito l'asse portante del gruppo Under 19 che dopo essersi laureato campione regionale ha sfiorato l'accesso alle finali nazionali uscendo fuori solo per differenza canestri.

Conosciamoli meglio dalle loro parole.

Paolo Bussone guardia -ala classe 92' , anche lui loanese purosangue, è stato decisivo nella bella finale ma ancora prima aveva disputato una serie di semifinale contro Sarzana di altissimo livello. "Non si può dire nient'altro che siamo in C1. Sono felicissimo, abbiamo raggiunto un'obiettivo che ad inizio anno nessuno si sarebbe mai aspettato. Voglio ringraziare tutti, veramente tutti!!"


Luca Scala ala classe 93', il più piccolo del gruppo ma già da Ottobre in quintetto base, ha meravigliato tutti per i progressi fatti durante il corso dell'anno, per la maturità e concretezza dimostrata nel gioco. In semifinale ha annullato in difesa l'argentino Moreno, bomber del Sarzana. Stellina degli Under 17, nel torneo di Pasqua a Bologna ha ricevuto il riconoscimento di miglior giocatore dopo aver segnato per ben due volte 40 punti in semifinale e finale. E' l'unico a potersi vantare assieme ai due coach Costagliola e Costa di aver vinto nell'anno "tre tituli". "E' stata una stagione imprevedibile, con gli Under 17 dovevamo spaccare tutto ed invece abbiamo raggiunto a fatica l'obiettivo minimo, con gli Under 19 è mancato solo un passo per il grande risultato, con la Serie C invece...grande energia, spirito di gruppo ed entusiasmo ed è arrivato il risultato più inaspettato. Porterò nel cuore le emozioni di quest'anno come esperienza per il futuro, grazie a tutti".

Filippo Cainero, play classe 91', e Marcello Mangione , guardia classe 91', sono amici fuori dal campo e sono cresciuti assieme nel vivaio dell'Athletic Genova. A settembre, in seguito all'acquisizione della società genovese da parte del duo Drocchi-Dellacasa, sono arrivati a Loano dopo aver disputato la serie C2 al Granarolo Genova. Entrambi hanno avuto un ruolo decisivo nello scacchiere tattico disegnato da coach Costagliola e la loro crescita individuale ha trovato riconoscenza anche nell'esordio maturato in B Dilettanti con il Riviera Vado Basket.


"E' stato un anno fantastico - afferma il playmaker con l'hobby della musica - si è venuto a creare un gruppo splendido, unito, umile di cui sono fiero di fare parte.Non c'è che dire, questa stagione mi rimarrà tatuata nel cuore in maniera indelebile ed è stato per me un anno stratosferico. Il nostro lavoro in palestra è stato premiato con il migliore premio che si potesse desiderare...grazie a tutti.


Le parole di Marcello fanno da eco a quelle del primo: "Grandi ragazzi, grandi tutti. Stagione fantastica e piena di emozioni. Questo risultato è stato il coronamento del duro lavoro fatto durante l'anno. Più che una squadra siamo degli amici e questo è importante.E comunque siamo in C1!!!"


Luca Di Palma completa il trio dei classe 91', quelli che quest'anno dovranno sostenere l'esame di maturità e che in maniera molto brillante sono riusciti a coniugare gli impegni scolastici con quelli sportivi. Tiratore scelto, in più occasioni è risultato fondamentale per le sue qualità in corso di gara. Le sue parole: "Finalmente si è visto il risultato di un gruppo veramente unito, senza conflitti o litigi di sorta. Ci siamo concentrati su quello che era importante, divertirci giocando a basket, senza perdere di vista l'obiettivo massimo. Finalmente siamo riusciti a realizzare qualcosa di importante. Grazie a tutti, è stato bello!!!"

Pur avendo poco spazio è stato parte integrante del gruppo in allenamento, la sua timidezza si è sciolta nella fase finale di stagione e la soddisfazione per la vittoria non è minore a quella dei compagni. Luca Costantino, guardia classe 92' da Pegli, afferma: "E' stato un anno meraviglioso!! Anche se vi sono state meno occasioni per giocare per me ed altri ragazzi, è stato comunque uno spettacolo vedere crescere questo gruppo ed aver avuto l'occasione di condividere le emozioni di questa squadra senza dimenticare la possibilità di giocarci assieme. Gruppo fantastico e clima invidiabile!"

Era una delle scommesse più importanti all'inizio dell'anno. Classe 90', ala di 198cm dal talento cristallino, Jacopo Bovone dopo due anni in cui non era riuscito a ritagliarsi lo spazio giusto, quest'anno non ha tradito le attese della società. Dopo un girone di andata in cui è stato il primo realizzatore dei bianconeri , ha vissuto un periodo di calo ma nei playoff e sopratutto in gara 5 è stato determinante con le sue capacità offensive. Anche lui è sulla stessa lunghezza d'onda dei compagni : "E' stato un anno fantastico, pieno di emozioni. Sono contento di aver giocato in questo gruppo meraviglioso che alla fine è riuscito a realizzare il suo sogno superando ogni ostacolo che si è trovato davanti. Grazie a tutti veramente."


Eracle Mozzi e Pavel Jasinski, sontuosi oltre i due metri pivot classe 90', sono stati gli sparring partner in allenamento dell'airone nero Penè. Se la qualità degli allenamenti è stata sempre alta ed il livello di competizione elevato il merito è anche di pur accettando di avere poco spazio ha vissuto quest'anno con l'ottica di migliorarsi, progredire e farsi trovare pronto per il futuro. Di sicuro se l'aquilone nero Cheik Penè è migliorato tanto nel corso dell'anno lo deve anche ai propri rivali in allenamento. Amato da tutti per la sua bontà e sincerità, il senegalese nei playoff ha fatto vedere però la faccia cattiva agli avversari diventando un totem insuperabile nell'aria, una sicurezza per coach Costagliola. Colpito nella sensibilità dagli ululati a Sarzana e dagli sfottò dei giocatori del Follo usciti fuori virtualmente sui social network, ha dominato la serie di semifinale e la gara 5 di finale diventando determinante per l'esito dell'incontro. Le sue lacrime a fine gara dopo aver ricevuto l'abbraccio di tutti compagni rimarranno nei cuori di ognuno e nella storia di questa società. L'anno prossimo per regolamento non potrà giocare in campionato ma sicuramente rimarrà l'anima pulsante del gruppo fuori dal campo.

Un gruppo su cui la società e lo staff tecnico ha promesso di continuare a puntare per la prossima stagione.








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