...e fu così che la stagione si prolungò, venne il
momento per la "terribile" diade dei trasporti Rossi&Squarotti di
preoccuparsi del tagliando a Mandrake (ndr: soprannome del nostro pulmino
societario) e di impostare il "TonTon" in direzione Vasto.
Arrivammo a quelle finali nazionali Under17 da intrusi ed
in Abruzzo recitammo bene il ruolo di umili imbucati ad una festa senza
disturbare nessuno. Risultammo simpatici a tutti per la nostra allegria, per il
colore del gruppo genitori sempre appassionato e corretto, per la sfortuna che
nell'ultima giornata colpi' Andrea "Pupo Sfigato" Prato, costretto da
un pneumotorace ad un'estate da allettato.
Dopo solo tre giorni salutammo la manifestazione ed il
rompete le righe in albergo divenne il momento più intenso. Relegati in una
sala secondaria, causa occupazione della hall principale dalla Virtus Bologna,
il Presidente Dellacasa fece il bilancio della stagione ma non perse tempo a
tracciare immediatamente la rotta per il futuro. Dal rischio chiusura di Giugno
2011 alle Finali Nazionali di Vasto 2012
il "viaggio" era stato lungo e pieno di ostacoli superati con
soddisfazione. Nello stesso periodo mentre la Costa Concordia con il suo
capitano Schettino era colata a picco per un inchino non dovuto, il Pool era
riuscito a salvarsi da qualsiasi "tempesta"senza mai abbassare la
testa.
Ci regalammo tanti abbracci e un applauso collettivo per
la splendida stagione ma con la testa paradossalmente già' eravamo proiettati
alla successiva.
A Settembre ripartimmo con un gruppo unico di lavoro,
ventuno ragazzi a dividersi per tre campionati tra serie C regionale, DNG ed
Under17, riflesso perfetto di uno staff ancora più integrato e flessibile con
due allenatori factotum, un preparatore sciamano, un fisioMago, due
accompagnatori trasportatori, una governante governata ed un Presidente sempre
più allenatore.
Fu un anno alquanto complesso e difficile da analizzare,
vivemmo le partite del campionato di C regionale come preparazione a quelle di
DNG mentre utilizzammo l'intera prima fase dell'Under 17 per far crescere il
livello medio del gruppo 96'.Con la DNG, con un roster ancora abbondamente
sotto leva, trascorremmo una stagione contrastante alternando momenti di estasi
collettiva e gioco spumeggiante a gare apatiche con veri suicidi di gruppo. I
primi due quarti contro Torino, le vittorie contro Genova nel derby, le
splendide partite casalinghe contro Milano e Casalpusterlengo furono lì a
testimoniare qualità tecnico-tattiche indiscusse mentre le inopinate sconfitte
contro Cus Torino ed Arona servirono da amaro specchio per evidenziare limiti
fisici e caratteriali su cui dover migliorare.
La discontinuità, dunque, fu dominante per gran parte
della stagione almeno sino a quanto non scatto' una molla, un "clic"
secondo definizione presidenziale, che la fece svoltare definitivamente in
senso positivo.
Nella settimana post pasquale un'insieme di strane
coincidenze si assemblo' però facendo temere il peggio. Gli Under17 sfiorarono
la prima drammatica sconfitta nella finale casalinga contro Spezia, a Milano la
DNG subì' il ritorno del grande freddo (-30)
ed a chiudere la serie C perse l'ultima partita di regolar season contro
il CUS Genova. Considerato che il minimo comune denominatore nell'occasione era
il vedere in campo atleti simili a "bradipi affetti da sclerosi
multipla" tutti gli indizi di tale crisi, visto lo stato atletico
inquietante del gruppo, convergevano sul sergente Guarnieri quale unico
responsabile.
In particolare sotto accusa era finito un
"richiamino leggero leggero" effettuato il martedì al ritorno dalle
feste, due giorni dopo cinque partite di torneo giocato dagli Under17 a Torino
e quarantotto ore prima gara 1 di finale
regionale Under17.
La fortuna volle che i danni in quel caso furono limitati
ad una figuraccia a Milano ma certamente non fu un caso se da quel momento e
per due mesi sino a metà Giugno il gruppo prese letteralmente il volo spinti da
una condizione fisica incredibile.
La qualificazione alla fase successiva con la DNG salto'
all'ultima giornata dove non basto' la vittoria casalinga contro Biella,
imbattuta da 12 gare consecutive, ad agguantare il settimo posto utile causa le
concomitanti vittorie di Arona a Casale Monferrato e del CUS Torino a Cantù'.
Quella partita, giocata e vinta senza metà' squadra con i
96' preservati per lo spareggio interzonale, rappresento' una grande
dimostrazione di carattere e fu anche l'occasione per rivedere in campo Andrea
"Pupo Sfigato" Prato che dopo aver superato il problema al
pneumotorace aveva pensato bene a Gennaio nella finale di Coppa Liguria di
lasciare che la sua coscia si dividesse in due direzioni diverse.
Gli Under17 vinsero nettamente lo spareggio contro il CUS
Torino al PalaLido di Milano e così la
May Madness in casa Pool avrebbe previsto l'interzona Under17 da disputare
sempre a Fidenza ed i playoff di serie C Regionale partendo dalla settima
piazza.
I ragazzi cari al
Presidente Dellacasa ribaltarono nei quarti il fattore campo superando grazie
ad una splendida prestazione in gara 3 a Genova un CUS infarcito di ex e con
entusiasmo crescente si avvicinarono alla sfida di semifinale al meglio delle
cinque contro un'Ovada favoritissima per il salto di categoria, forte di undici
vittorie consecutive arrivate in chiusura di regolar season. Le prime due gare
della serie videro un Pool ai limiti della perfezione violare il PalaGeirino
girando completamente la serie a proprio favore visto il vantaggio di giocare
le due successive sul campo amico del PalaGarassini.
Nel frattempo, però, c'era la pratica interzona da sbrigare
con gli Under17 con ben cinque atleti impiegati doppiamente. L'albergo di Tabiano porto'
bene per la seconda volta, lo staff mise su i soliti 3 kg in 3 giorni grazie
all'ottima cucina e per chiudere panini e foto ricordo al
McDonald's, esattamente come la stagione precedente. Il raggiungimento delle
finali nazionali Under17 fu il primo traguardo, il secondo fu la conquista
della finale promozione di serie C dopo la vittoria in gara 3 contro Ovada in
un Palazzetto sempre più caliente ed affettuoso.
Ad aspettare i bianconeri tra fine Maggio ed inizio
Giugno il Follo del Presidente Amadori in una rivincita della finale promozione
vinta nel 2010 ed una finale nazionale Under17 da disputare a Civitanova Marche
a partire dal giorno successivo all'eventuale gara cinque della finale di serie
C.
La gara cinque a Follo, però, fortunatamente o
sfortunatamente a seconda dei punti di vista non fu mai disputata. La dea
bendata giro' la faccia ai bianconeri e si materializzo' in due occasioni in
quella serie: in gara 2 con una tripla beffarda di Ferrari sulla sirena capace
di portare ai supplementari ed evitare la sconfitta interna agli spezzini, in
gara 4 sotto forma di coperchio al canestro nell'ultimo layup decisivo di
Manuelli.
I bianconeri furono salutati dagli applausi scroscianti
di un PalaGarassini gremito e dopo solo tre giorni si diedero appuntamento con
direzione Marche.
Gli imbucati dell'anno precedente si presentarono in
questa occasione con regolare biglietto d'invito dimostrando maggiore presenza
e diverso piglio. Dopo aver superato gli ostacoli Leoncino Mestre e Casale
Monferrato nelle prime due giornate, i ragazzi bianconeri divennero i
protagonisti del torneo facendo filotto nel girone dopo aver battuto l'Armani
Junior Milano ed entrando dalla porta principale nei quarti di finale tra le
migliori otto d'Italia.
I ricordi
personali di quei giorni sono nitidi e segnano momenti che probabilmente mai
dimenticherò.
Vivemmo la vigilia con la consapevolezza contrastante di
avere la forza per poter arrivare fino in fondo ma ugualmente la
"paura" di poter compiere qualcosa di veramente grandioso. Questa
ultima emozione, purtroppo, prevalse nel giorno successivo e blocco' i ragazzi
per gran parte della gara. Con Marco e Piero cercammo di rassicurarli ed allo
stesso tempo scuoterli con forza in alcuni time out, ottenemmo una reazione ma
non basto'. Siena vinse meritatamente, arrivo' in finale per poi perdere contro
Milano.
Anche in quell'occasione arrivo' il momento di salutarci
facendo un bilancio dell'esperienza vissuta e segnando la direzione per il
futuro.
Per me fu un momento triste. Quella vissuta era stata la
mia ultima partita sulla panchina del Pool, avevo già deciso di provare una
nuova esperienza lontano da "casa" e dopo cinque anni le nostre
strade si sarebbero divise.
I legami forti resistono, però, a qualsiasi distanza o
spazio fisico.
Per un anno ho seguito le sorti della squadra
puntualmente aggiornato dai messaggi realtime di Stefano, dalle chiacchierate
notturne con Marco e dalle telefonate affettuose di altri dello staff e di
qualche genitore, ho sofferto nelle difficoltà iniziali così come ho gioito al
raggiungimento di un altro obiettivo prima sognato e poi realizzato.
Il viaggio per Udine e' cominciato anni fa e si
concretizza oggi, in quest'ultimo mese ho avuto il piacere di
"accompagnarvi" idealmente su questa strada rimembrando le tappe più
importanti di un percorso che ci ha visto protagonisti assieme.
Ci eravamo lasciati a Porto S.Elpidio nella sala del
campeggio dove venivamo ospitati e ci ritroveremo all'Hotel Friuli.
Da quel momento basta ricordi, e' arrivato il tempo di
scrivere nuove pagine di storia!!!
Forza ragazzi, forza Pool Loano!!!
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