mercoledì 8 settembre 2010

Flo's Corner : Alla scoperta di Dr. Guarnieri e Mr. Piero....

A distanza di 15 giorni ritorna l'appuntamento con il Flo's Corner.
A rispondere alle domande indiscrete di Floriana Fazio il nostro preparatore atletico.

E’ il tipico esempio di Dottor Jekyll e Mister Hyde.

E’ Piero Guarnieri, da sette anni nello staff del Pool Loano, da molti di più ‘prigioniero’ volontario della pallacanestro ligure.
E’ veramente difficile catalogarlo, la sua personalità eclettica si manifesta infatti in modi molto diversi, se non addirittura opposti: serio ex (la settimana scorsa  ha raggiunto il traguardo della pensione!) sostituto commissario di polizia penitenziaria; esigente, fino ad essere puntiglioso, preparatore atletico ed allenatore; modello super abbronzato per simpatiche sfilate estive; discreto batterista amante del rock jazz fusion; divertente e divertito protagonista di musical (sulla pagina di Facebook a lui dedicata spopolano esilaranti immagini di lui travestito da Olivia Newton John in Grease….)

Non c’è che dire, sei davvero un personaggio. Puoi dire qualcosa su di te?
“Sono genovese –inizia Guarnieri, molto a suo agio nei panni di intervistato-, sono nato nel 1957 e dal 1968 bazzico nella pallacanestro, prima come giocatore (soprattutto dell’Athletic), poi come coach e preparatore. Ho una figlia di 19 anni esente dal virus del basket (è però una pallavolista, ndr) ed ora che sono in pensione, potrò dedicarmi a tempo pieno al mio hobby cestistico”.

Caratterialmente come sei?
“Decisamente un anticonformista, con una certa predisposizione al divertimento. Tra i miei pregi, in generale metto la pazienza e la disponibilità, nel lavoro la scrupolosità. Per quanto riguarda i difetti, riconosco di essere un pochino puntiglioso, così come lo sono tutti quelli nati nel segno della Vergine. E non sopporto i fanfaroni”.

Da quest’anno, rappresenti l’anello di congiunzione materiale tra il Riviera Vado e il Pool Loano, le due società consociate: dopo sette anni di solo Pool, da quest’estate sei infatti diventato anche preparatore atletico dei vadesi. A proposito, qual è il tuo metodo?
“Sono un gran lavoratore che cerca di inculcare la disciplina del lavoro, cercando però di non imporre gli obiettivi, ma di farli condividere dai ragazzi. Il tutto, se è possibile, con il sorriso sulle labbra”.

Avendo a che fare con giocatori di due squadre, affibbia a qualcuno di loro delle caratteristiche.
“Ciarlo del Loano è il più allenabile, Paleari il più recalcitrante alle fatiche, ma al momento ho grandi speranze…, i più timidi sono il giovane Guida del Pool e Varrone, i più simpatici Cappa per il suo gradevolissimo accento toscano e il loanese Volpi, che è un battutista scarso, però mi fa ridere. In casa Riviera, nessuno ha ancora proferito parola, quindi nessun brontolone, nel Pool, direi Ciarlo”.

Sei stato per 32 anni un poliziotto penitenziario. Chi metteresti metaforicamente in prigione dei tuoi ragazzi?
Bernardi e Sacco, perché con la loro difesa ho paura che si mangino qualcuno. E poi Kapedani, l’ultimo arrivato in casa Pool, per la sua prestanza fisica…è un gigante che incute timore!”

Dopo i giocatori, tocca a colleghi e dirigenti…
“Il presidente Dellacasa è appassionato e competente, Ghizzinardi vulcanico, Costagliola scientifico, Prati è la Pallacanestro”.

Hai a disposizione tre righe. Cosa dici?
“Ai giocatori solo tre parole: lavoro, lavoro, lavoro! Ai tifosi di Riviera e Pool: stiamo lavorando per voi”.

 
 
Nelle foto dall'alto verso il basso eccovi tre dei tanti volti di Piero, nella prima si traveste da Olivia Newton John in uno spettacolo estivo, nella seconda in versione ufficiale e gentiluomo mentre arringa i giocatori del Riviera in preparazione, nella terza mentre disserta con lo "scientifico" Costagliola durante una gara.

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