giovedì 14 ottobre 2010

Flo's Corner: Auguri a Pietro Del Sorbo " O' guerriero"!

Compie oggi 25 anni Pietro Del Sorbo, d’ora in poi Pietro il Grande, sperando che l’epiteto porti fortuna a lui e al Pool.

E’ l’ultimo arrivato in casa del Basket Pool, ma già si è inserito benissimo nella composita famiglia loanese. Si tratta di Pietro Del Sorbo, play-guardia genovese che ieri ha compiuto 25 anni. Nonostante la giovane età, Pietro è uno dei più anziani del gruppo e quello che ha maggiore esperienza nei campionati nazionali, avendo giocato in B2 sia nell’Effe Genova, sia a Valenza.


La pallacanestro è stata un colpo di fulmine o è stato contagiato da qualche famigliare?
“Da piccolo praticavo judo poi io e mio fratello (attuale allenatore del D.Bosco di serie D maschile) abbiamo visto giocare a basket nostro cugino e ci siamo convertiti alla palla a spicchi”.

Dalle prime partite in maglia Azimut, si è subito capito qual è il suo temperamento. E con un nome come il suo verrebbe da affibbiarle il titolo di ‘o guerriero’….
“In effetti sono una testa di cavolo, ma solo in campo. Durante le gare mi faccio prendere molto dall’agonismo e questo, a volte, mi frega. Però, una volta fuori dalla palestra, sono buono. Anche troppo”.

Nonostante si autoattribuisca un caratteraccio, l’atleta bianconero è infatti disponibilissimo ad un botta e risposta che ne rivela le doti di un genovese simpatico e sanguigno.
Genoano o sampdoriano?
“Genoanissimo”

Libri o computer?
“La seconda che ha detto…Anche se sui libri sono obbligato a starci perché, dopo aver preso la laurea in scienze motorie, sto preparando la tesi di specializzazione”.

Pizza o pasta al pesto?
 “Pasta al pesto, il mio coach napoletano non mi ha ancora influenzato sui gusti culinari”

A proposito, quale canzone dedicherebbe al suo allenatore Costagliola?
“Facile e scontata: “Torna a Surriento!”

Se potesse far arrivare al Pool un giocatore, chi chiamerebbe?
“Daniele Ganguzza (in forza al Riviera Vado, ndr). E’ stato mio compagno a Genova e Valenza e lo stimo parecchio”.

Chi non sopporta o, viceversa, chi adora?
“Non c’è nessuno che io non sopporti, l’ho detto, sono un buono! Mi piace invece il personaggio di coach Carter, ex giocatore professionistico che, una volta diventato allenatore, riesce a motivare tantissimo i suoi atleti. E poi sono pazzo della mia fidanzata Camilla (Pretin, anche lei giocatrice di basket, ndr)”.

Come si vede tra 10 anni?
“Ancora con la canotta addosso, magari con un figlio che mi guarda a bordo campo. E poi mi piacerebbe fare il preparatore atletico come professione”.

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